“Ma non create solo prodotti di alta moda?”
Era la domanda che ci siamo sentiti fare di continuo, quando esattamente due anni fa per poche settimane e nel pieno della più grande pandemia in cui il mondo intero era finito, abbiamo riconvertito parte della nostra produzione, nella realizzazione delle introvabili mascherine.
Si fa subito a dimenticare, ma noi ricordiamo bene come rispondevamo:”Adesso, c’è bisogno di questo.” Ed era vero. A marzo era in iniziato il lockdown e noi, in qualche settimana eravamo riusciti a trovare un sistema per realizzare in serie centinaia di mascherine e i tessuti adatti con cui produrle; avevamo studiato la procedura per ottenere la certificazione e compiuto la corsa ad ostacoli tra Istituto Superiore di Sanità e tutti gli altri enti che dovevano rilasciarci le autorizzazioni oltre ad organizzare la logistica per far arrivare velocemente le mascherine a chi ce le chiedeva. È stata una bella soddisfazione riuscire a compiere in poche settimane un percorso che normalmente richiede mesi.
Ma ciò che a distanza di due anni ci da ancora immensa soddisfazione, è stato quello di mettere le prime forniture a disposizione di tutti coloro che ce le chiedevano. Le prime 1.000 mascherine finirono gratuitamente al nostro Comune, e poi a coloro che lavoravano insieme ed intorno a noi.
Oggi una mascherina chirurgica si trova a pochi centesimi e anzi, ormai, si trovano FFP2 a prezzi risibili. Ma due anni fa la corsa a quel pezzo di stoffa raggiunse livelli vicini al parossismo. Di quei momenti, ci rimane la grande soddisfazione di essere stati pronti a scattare e raggiungere il risultato: che poi è sempre stata la molla che ci ha permesso di essere Studio Immagine Lab ed arrivare fino a qui.